Il nostro organismo è l’ambientazione di una detective story incentrata sulla scomparsa del dolore. Chi l’ha spento? Come ha fatto? Solo analizzando gli indizi e interrogando cellule ed enzimi coinvolti sarà possibile risolvere il mistero. Ogni nuova informazione consentirà infatti di escludere uno degli antidolorifici sospettati – morfina, paracetamolo, aspirina e ibuprofene – fino a scoprire, nel fumetto scritto da Michele Bellone e disegnato da Dania Puggioni, chi di loro ha fermato il dolore.
Come funzionano gli antidolorifici
L’ibuprofene è un farmaco molto utilizzato per ridurre il dolore causato da mal di testa, emicranie, diverse forme di artrite non grave e mal di denti. Viene anche impiegato per i suoi effetti anti-infiammatori per raffreddori accompagnati da febbre e influenza.
Tutte queste funzioni sono rese possibili dall’interazione dell’ibuprofene con due enzimi (Cox1 e Cox2).
L’ibuprofene appartiene alla categoria dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (Fans) ed è stato introdotto nel 1969 come alternativa a un altro medicinale appartenente stessa categoria, l’aspirina. Tutti i Fans sono in grado di inibire gli enzimi Cox ma, a eccezione proprio dell’aspirina, la loro azione è di più breve durata.