Nel Quattordicesimo secolo, un borgo viene colpito dalla peste nera che sta dilagando in Europa e alcuni abili cerusici intervengono per fermare il contagio. Peccato che ciascuno di loro abbia un diverso approccio alla medicina e, soprattutto, un’etica piuttosto discutibile. Pur di diventare i più illustri curatori della zona, questi medici dalle maschere a becco colme di spezie non esiteranno a interferire con l’attività dei rivali, sabotandoli in ogni modo. Questa è l’idea centrale di 1347 – De Nigrae Pestis Ludum, il gioco da tavolo di Feudalesimo e libertà, il finto partito politico nato su Facebook, dove conta più di 620mila fan, che propone il ritorno al feudalesimo e inneggia al Sacro Romano Impero.
“Non volevamo realizzare un prodotto principalmente promozionale ma un vero e proprio gioco da tavolo, che fosse al tempo stesso accessibile e dotato di una meccanica abbastanza profonda da piacere anche ai giocatori più esperti”, ha raccontato a Wired Stefano di Fel, in arte Gualtiero. E in effetti 1347 non è un gadget goliardico e immediato per i soli seguaci del finto partito filo-imperiale, ma un vero e proprio boardgame moderno, facile da imparare ma non banale da giocare. Il fattore fortuna è ridotto al minimo ma la forte interazione e la possibilità di bluffare aumentano l’imprevedibilità, cosa che potrebbe non piacere a quei giocatori che preferiscono aver più controllo sulle proprie strategie ludiche.
Il motore del gioco è un sistema di aste segrete tramite il quale investireinfluenza in diverse aree del villaggio impestato. Ciascuna di queste zone consente di svolgere azioni diverse – per esempio, mandare i propri monatti a lavorare nell’Agrus per raccogliere denaro, comprare risorse al Mercatus oppure portare gli abitanti del Burgus dalla propria parte – che saranno però accessibili solo al giocatore che avrà investito più influenza degli altri. I quali non resteranno a bocca asciutta ma potranno comunque ottenere denaro o monatti. Investire per perdere, e quindi accedere a questi premi di consolazione, è un elemento importante del gioco, così come il cercare di capire le intenzioni degli avversari. L’interazione è accentuata da una delle sei aree, il Suburbium, dove il cerusico con più influenza potrà derubare quello che ha investito di meno.
Un altro elemento importante è rappresentato dai sudditi, le cui carte hanno due facce, una appestata e una sana. Quando viene ottenuto, un suddito è sempre appestato, ma una volta curato viene girato dal lato sano, dando benefici al giocatore che lo possiede. Attenzione però: potrebbe ammalarsi di nuovo se non viene mantenuto. O se un rivale ci mette lo zampino. I denari raccolti, l’influenza e la quantità dei sudditi, il numero dei monatti al proprio servizio e gli edifici speciali costruiti contribuiranno a fornire punti ricchezza a ciascuno cerusico. Chi ne avrà di più a fine partita, sarà il vincitore.
Annunciato a inizio aprile, il gioco sbarcherà su Kickstarter il 23 maggio, ma noi di Wired lo abbiamo provato in anteprima a Play, la più importante fiera italiana dedicata ai giochi tenutasi a Modena dal 6 all’8 aprile che quest’anno ha celebrato il suo decimo anniversario.