Letture del mese – Settembre/ottobre 2018

Il lavoro, la nascita dell’associazione Scettici e Informati, la famiglia e Pathfinder: Kingmaker hanno ridotto drasticamente il mio ritmo di lettura in questi ultimi due mesi. Ciò non mi ha impedito di continuare la serie del Mongolian Wizard con due nuovi capitoli, The fire gown e The day of the kraken, che confermano l’idea che mi sto facendo di questo esperimento di Michael Swanwick: meno estroso ed eclettico dei suoi lavori migliori, decisamente più lineare ma comunque interessante, con una bella ambientazione, alcune belle idee e una scrittura come sempre di qualità.

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Lavie Tidhar è lo scrittore di fantascienza da scoprire adesso

Da Esquire, 25 ottobre 2018

A Central Station si incontrano etnie, culture e religioni diverse, così come diverse forme di vita, biologiche, sintetiche e altre. Ma l’enorme spazioporto che torreggia sulla Tel Aviv del futuro è anche un crocevia di generi letterari che si mescolano e contaminano, dando vita a quel flusso armonico ed elegante che è la prosa di Lavie Tidhar.

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Piume, canti e tirannosauri rosa

Da Oggiscienza, 24 ottobre 2018

Qui su Stranimondi abbiamo recentemente ricordato un classico della fantascienza come Jurassic Park, che 25 anni fa usciva nelle sale cinematografiche suscitando meraviglia per la migliore trasposizione su grande schermo di creature già di per sé dotate di un innegabile carisma. I dinosauri ci ricordano i draghi – e molto probabilmente i loro fossili ne hanno alimentato il mito – e ci fanno immaginare mondi perduti e terrificanti. Gli stessi mondi che Michael Crichton e Steven Spielberg, con mezzi diversi, hanno saputo rievocare in maniera efficace. Anche grazie alla scienza.

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Carte, donne e scienza

Da Oggiscienza, 10 ottobre 2018

Lise Meitner fu allieva e assistente di Max Planck (che di solito respingeva tutte le donne che volevano seguire le sue lezioni), fu la prima donna a diventare professoressa di fisica in Germania e, insieme a Otto Hahn, guidò il gruppo di scienziati che scoprirono la fissione nucleare dell’uranio. Ma fu solo quest’ultimo a vincere il Nobel nel 1944 per questa scoperta. Alice Ball, prima donna afroamericana a laurearsi all’Università delle Hawaii, a soli 23 anni sviluppò un trattamento iniettabile molto efficace contro la lebbra ma morì l’anno successivo. Il suo lavoro venne continuato da Arthur Dean, presidente della stessa Università, che pubblicò i risultati prendendosene tutto il merito.

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