La guerra dell’Ascensione fra maghi e tecnocrati

Da Oggiscienza, 21 febbraio 2018

“La settimana in cui il mondo impazzisce, inizia senza clamore”.

La settimana di Julia inizia nel freddo e nella pioggia del novembre svedese. Julia vive a Malmö, lavora come commessa part-time in una libreria e fa volontariato in un centro di accoglienza, il Nordic Aid, dove aiuta a preparare da mangiare per i tanti rifugiati giunti dalla Siria e dall’Afghanistan. Gli arrivi durante l’autunno sono drasticamente aumentati, mettendo in crisi le istituzioni svedesi. Coordinare una cucina di volontari che deve nutrire più di duecento persone non è certo un’impresa facile ed è qui che si comincia a interagire con la storia di Julia, decidendo il suo approccio al problema scegliendo fra diverse opzioni.

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La fine della ragione

Da Wired, 9 febbraio 2018

Il nuovo fumetto di Roberto Recchioni si intitola La fine della ragione ed è uno dei prodotti di punta della neonata Feltrinelli Comics curata da Tito Faraci. È ambientato in un’Italia di un futuro prossimo – la cui società è regredita dopo una ribellione e la successiva guerra civile – e rientra a tutti gli effetti nel genere letterario del pamphlet. È una presa di posizione forte, una reazione di pancia, sentita e impetuosa. È un fumetto riuscito, raccontato in maniera intensa e incisiva, che in certi punti avrebbe potuto osare di più dal punto di vista grafico e che è destinato a suscitare polemiche. È narrato da Asso, l’alter-ego cinico e disturbante dell’autore. “La via del fumettista è la morte” proclama nella prima vignetta, katana in mano e sigaretta in bocca. Affidando a lui la narrazione Recchioni mette fin da subito le cose in chiaro: questo fumetto non va per il sottile.

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Fantascienza e progresso

Da Il Tascabile, 23 gennaio 2018

n un futuro non troppo lontano, la Cina potrebbe raggiungere Marte e diventare la prima nazione a conquistare la faccia nascosta della Luna, al punto che, secondo Nature e Scientific American, si avvia a diventare una vera e propria superpotenza spaziale. Da sola, copre un quinto degli investimenti globali in ricerca e sviluppo, ha i due supercomputer più veloci del mondo, sta progettando la costruzione di un acceleratore di particelle due volte più grande del CERN e potrebbe superare gli Stati Uniti nella leadership mondiale della ricerca scientifica.

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Realisti di una realtà più grande

Da Oggiscienza, 31 gennaio 2018

Cinque premi Locus, quattro Nebula, due Hugo e un World Fantasy Award. E stiamo parlando solo di romanzi. Gli stessi premi li ha poi vinti più volte con i suoi racconti. E poi ci sono il National Book Award for Young People’s Literature del 1973, il Pulitzer del 1997 come finalista nella categoria Fiction, il titolo di Leggenda Vivente della U.S. Library of Congress e svariati altri riconoscimenti alla carriera. Il più recente di essi è la medaglia conferitale dalla National Book Foundation per “il suo impatto trasformativo sulla letteratura americana”.

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