L’approccio evolutivo alla medicina

Da Micron, 8 novembre 2015

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Ci sono casi in cui una malattia può essere vantaggiosa. L’anemia falciforme, per esempio, riduce la mortalità delle persone affette da malaria e potrebbe quindi essere stata “premiata” dalla selezione naturale in quelle aree dove la malaria è endemica. Le malattie sono fenomeni complessi nei quali entrano in gioco diversi fattori. Ciò nonostante, è idea diffusa che per debellarle sia sufficiente sconfiggere l’agente patogeno o correggere il malfunzionamento genetico che le provoca. Questo approccio è molto radicato nella medicina moderna e si basa su una visione ingegneristica del corpo e delle sue funzioni: l’organismo è come una macchina e la malattia non è altro che un guasto di una delle sue componenti. Per curare un individuo è quindi necessario capire come sia avvenuto questo guasto e intervenire per ripararlo, cercando di ripristinare le condizioni ottimali della macchina.

Ma è davvero così?

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Gipi e i suoi Bruti, fra gioco e narrazione

Da Wired, 29 ottobre 2015

Stavo vincendo, giuro. Poi la legge ci ha interrotto.

Stavo vincendo, giuro. Poi la legge ci ha interrotto.

Seduti al tavolo di un ristorante, dopo aver mangiato e chiacchierato, arriva il momento di sfoderare le carte. Spostiamo tovaglioli, tazzine e bicchieri per lasciare spazio a quella che presto diventerà la Fossa, nella quale io e Gianni Pacinotti, in arte Gipi, manderemo due guerrieri a scontrarsi. Sto per sfidarlo a Bruti, il gioco che lui stesso ha ideato, sviluppato e disegnato, e che verrà presentato giovedì 29 al Lucca Comics & Games. Fino al 1 novembre sarà disponibile in preordine sul BrutiShop, dopodiché verrà distribuito nei negozi da Asterion Press. Sono uno dei 1216 che hanno supportato il crowdfunding che ha consentito la realizzazione del gioco e sono impaziente di vedere da vicino le carte che lo compongono. Le osservo mentre Gianni prepara i mazzetti: volti segnati, sguardi minacciosi, teschi, lame e sangue. La domanda viene spontanea: perché un gioco di bruti che si massacrano in un’arena?

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Ritorno al futuro. Quando la narrativa prevede la scienza

Da Oggiscienza, 23 ottobre 2015

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Dai libri ai film, dai fumetti alle serie televisive, fino ad arrivare ai videogiochi, la scienza è sempre più presente in un’ampia varietà di forme narrative. Una tendenza che rispecchia l’evoluzione del rapporto fra scienza e società, e che evidenzia timori e speranze legate all’incalzante progresso scientifico-tecnologico di cui siamo spettatori e protagonisti. Gli autori contemporanei sono immersi in un contesto nel quale la scienza è pervasiva e le storie che essi producono non possono che esserne influenzate.

Da un lato, infatti, c’è il forte bisogno di riflettere sui cambiamenti del mondo in cui viviamo, caratterizzato dalle continue scoperte sulla nostra natura biologica, sul nostro impatto ecologico e sulla struttura fisica del nostro stesso universo, per non parlare del flusso continuo di innovazioni tecnologiche. Dall’altro c’è l’altrettanto forte necessità di raccontare vicende che risultino credibili ai lettori e spettatori odierni; le teorie e le conoscenze scientifiche possono infatti diventare un eccellente strumento narrativo, sia come fonte di creatività sia per dare solidità e coerenza a una trama.

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Esordio nel self-publishing

22 - Esordio nel self-publishing (cover)

Alcuni anni fa trovai la strada che cercavo.

Avevo alle spalle svariati tentativi iniziati e mai conclusi, tutta colpa di una scarsa consapevolezza del cosa volessi raccontare e del come volessi farlo. Poi la situazione si sbloccò e pian piano, pezzo dopo pezzo, il romanzo prese forma. Avevo trovato la cornice giusta nella quale infilare tutta una serie di idee e suggestioni, dai tarocchi – che ho iniziato ad amare grazie a JoJo – alla meta-narrativa, senza dimenticare l’imprescindibile Calvino e la teoria dell’evoluzione. Uno dei protagonisti prese il nome da uno dei più subdoli e ammirevoli avversari dei Cavalieri dello Zodiaco, altri due erano nati anni prima grazie ai giochi di ruolo insieme ad alcuni comprimari.

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