Contro la dittatura dei geni

Richard LewontinCosa determina il nostro aspetto fisico? Cosa definisce il nostro maggiore o minore livello di intelligenza? Cosa influisce sul nostro comportamento, sui nostri gusti sessuali, sulle nostre probabilità di successo nella società? Secondo molti, la risposta a queste domande è sempre la stessa: i geni.

Il travolgente successo della genetica ha reso il gene un paradigma dominante non solo nella biologia moderna ma anche nell’immaginario collettivo, un paradigma secondo il quale nell’informazione genetica è contenuto tutto ciò che definisce gli esseri viventi – e quindi anche l’uomo – dal punto di vista fisico e comportamentale. Negli ultimi decenni è emerso un pensiero gene-centrico forte, una metafisica determinista alla quale, per dirla con le parole di Bertrand Jordan, biologo molecolare, «non aderiscono solo i giornali e i giornalisti, che quasi ogni giorno ci propongono l’identificazione di un qualche gene che, in modo del tutto improbabile, governerebbe i nostri caratteri più complessi e i nostri comportamenti più personali. A questa metafisica aderiscono, spesso, anche alcuni uomini di scienza. E persino qualche biologo». Continua a leggere

The end is the beginning is the end

Suona retorico, vero? Pazienza. Così è. D’altronde questo vuole essere un blog di testa E di pancia e un titolo così mi è uscito di getto. Quindi va bene. E poi ‘sta cosa della fine che è l’inizio eccetera ci sta, un po’ per le Zucche, un po’ per il Pipistrello e un po’, soprattutto, perché questo post sancisce la fine delle vecchie linee grigie e l’inizio delle nuove. Il fatto che ciò avvenga appena arrivato a Trieste, città che tante cose ha cambiato – e in bene – non è certo una coincidenza.

Cosa cambia nel blog? Devo ancora capirlo bene. Di certo si parlerà più di scienza, perché parlare di scienza è diventato il mio lavoro, e poi ci saranno sempre i cari vecchi argomenti. Poi cambia la grafica, come i più sagaci fra voi avranno notato, e l’indirizzo, cosa che mi sembra dare al tutto un che di più… serio? Ufficiale? Importante? Quel che è.

A questo punto il primo sproloquio può dirsi finito e posso cominciare a caricare qualcos’altro. Tipo un paio di robette riciclate per fare numero e una novità che devo ancora capire se mi piace o no.

Ai posteri…