L’horror è uno di quei generi che ha più volte preso spunti dalla scienza. Gli esempi sono tanti ma qui parlerò di uno in particolare: il rapporto fra agenti infettivi (reali) e non-morti. Tutti voi starete già pensando alle varie declinazioni del virus zombie ma di queste mi occuperò un’altra volta, perché in cima alla mia personale classifica di morti viventi preferiti ci sono senza dubbio i vampiri.
L’idea che il vampirismo sia causato da un qualche tipo di agente infettivo non è certo nuova. Spulciando in rete per preparare questo post ho addirittura trovato una divertente storiella su una bufala storica a proposito dell’origine biologica del vampirismo. Ma torniamo a noi. L’esempio più illustre di microrganismo vampirico contagioso lo si trova in Io sono leggenda. Nel romanzo di Matheson, a trasformare gli esseri umani in creature non-morte e assetate di sangue è un batterio, come scoprirà il protagonista, Robert Neville, analizzando il loro sangue.