Abbiamo spesso parlato di giochi, qui su Stranimondi. Giochi a tema scientifico, ovviamente, grazie ai quali è possibile esplorare lo spazio, riscoprire le storie di grandi scienziate oppure immergersi nelle problematiche di chi soffre di disturbi psicotici. Giochi che nascono per coinvolgere e divertire, ma che riescono comunque a trasmettere concetti grazie alle meccaniche ludiche; si impara non leggendo o ascoltando spiegazioni ma “vivendo” situazioni, sperimentandole tramite le dinamiche del gioco che ci costringono ad analizzare un problema e a sviluppare strategie in base alle regole di cui disponiamo. L’efficacia di questi metodi è tale che cominciano a emergere casi in cui lo sviluppo di un gioco – educativo, ma progettato per divertire – rientra negli obiettivi di comunicazione di progetti di ricerca europei.
evoluzione
Tassonomia draconica, dal folklore a Nature
Da Oggiscienza, 2 ottobre 2019
Qui su Stranimondi abbiamo recentemente raccontato come diversi autori fantasy siano stati in grado di raccontare il rapporto dell’uomo con la natura evidenziandone sfumature ed elementi di complessità. Potrà sembrare strano, visto che il fantasy è spesso considerato irrazionale e decisamente poco scientifico, ma si tratta di un mito che si basa su fraintendimenti e pregiudizi. Certo non mancano romanzi, film e giochi di questo genere che giocano sulla facile retorica del “ritorno alla natura”, e su rozze contraddizioni fra boschi verdeggianti e città sporche e caotiche, ma ci sono anche autori che hanno saputo trovare interessanti spunti scientifici per le loro storie di maghi ed eroi.
Costruire mondi con la scienza – La Quinta Stagione di Nora Jemisin
La Quinta Stagione, di Nora Jemisin, è un romanzo bellissimo. Ed è anche un ottimo esempio di come si possano sfruttare la geologia, la climatologia, l’ecologia e altre discipline scientifiche per creare un mondo fantastico originale e affascinante.
La rabbia che fa tremare la terra. La Quinta Stagione di Nora Jemisin
Immoto. C’è una certa ironia nel nome di un continente costantemente minacciato da terremoti ed eruzioni vulcaniche che, a volte, possono innescare catastrofici eventi globali, sconvolgendo gli ecosistemi e la società degli esseri umani che ci abitano. Una società sorta dopo che altre civiltà precedenti sono scomparse, lasciando dietro di sé solo pochi resti – fra i quali misteriosi obelischi fluttuanti. Una società che ha imparato ad adattarsi grazie a una serie di regole chiamate litodottrina e a una divisione in caste fondata sul ruolo che un individuo, in base alle sue caratteristiche, può svolgere nella propria comunità. Una società la cui sopravvivenza è strettamente legata all’esistenza degli orogeni.