La Quinta Stagione, di Nora Jemisin, è un romanzo bellissimo. Ed è anche un ottimo esempio di come si possano sfruttare la geologia, la climatologia, l’ecologia e altre discipline scientifiche per creare un mondo fantastico originale e affascinante.
fantasy
La rabbia che fa tremare la terra. La Quinta Stagione di Nora Jemisin
Immoto. C’è una certa ironia nel nome di un continente costantemente minacciato da terremoti ed eruzioni vulcaniche che, a volte, possono innescare catastrofici eventi globali, sconvolgendo gli ecosistemi e la società degli esseri umani che ci abitano. Una società sorta dopo che altre civiltà precedenti sono scomparse, lasciando dietro di sé solo pochi resti – fra i quali misteriosi obelischi fluttuanti. Una società che ha imparato ad adattarsi grazie a una serie di regole chiamate litodottrina e a una divisione in caste fondata sul ruolo che un individuo, in base alle sue caratteristiche, può svolgere nella propria comunità. Una società la cui sopravvivenza è strettamente legata all’esistenza degli orogeni.
Quante calorie per raggiungere Mordor?
Quanto cibo si sarebbe dovuta portare dietro la Compagnia dell’Anello nel viaggio da Gran Burrone? Tanto, come hanno dimostrato due scienziati, anche sfruttando il supercalorico pan di via elfico. E se vi sembra un calcolo da pignoli invasati, aspettate la fine del video.
La fanciulla e il drago. Scienza e fantasy nella divulgazione di Licia Troisi
Da Oggiscienza, 15 maggio 2019
Un drago che protende gli artigli e una supereroina dalla chioma infuocata campeggiano sulla copertina di The Stellar Issue, l’ultimo numero di Comics & Science – il progetto di divulgazione scientifica a fumetti del CNR e dello studio Symmaceo – interamente dedicato ai misteri del cosmo.