Perché i giochi di ruolo sono stati (e sono ancora) un’avanguardia culturale

Da Wired, 13 aprile 2017

Chiunque abbia mai giocato a un gioco di ruolo è stato in una stanza profonda. Quel luogo nel quale prendono forma mondi fantastici, che esistono nell’immaginario condiviso dai partecipanti, seduti attorno a un tavolo, fra manuali e schede, dadi e matite. Quel luogo dal quale si entra nel dungeon, termine che non può essere tradotto perché “solo quella parola va a formare ciò che ci si attende da quel buco in terra immaginaria: un diagramma di flusso fatto di stanze e porte e trappole, passaggi segreti e mostri e scale, pozzi e sepolcri, predelle e statue (a volte anche inanimate), tane, fiumi sotterranei, tesori: insomma, l’avventura”.

Continua a leggere

Il sovrannaturale. Da un altro punto di vista

Da Oggiscienza, 7 luglio 2016

maxresdefault

Scienza e magia. Due forme di conoscenza antitetiche, una associata alla razionalità e all’indagine dei misteri della natura, l’altra associata a superstizioni irrazionali e fede nel sovrannaturale.

Ma è davvero così?

Questa la domanda che si è posto Matt Kaplan, corrispondente scientifico dell’Economist e da tempo appassionato dei punti di contatto fra scienza e mito, come si evince dal libro che ha pubblicato nel 2013, The Science of Monsters, purtroppo non ancora tradotto in Italia. La vittoria della Knight Science Journalism Fellowship del MIT nel 2014 gli ha consentito di lanciarsi in una lunga indagine scientifico-giornalistica per approfondire ulteriormente l’argomento. Il risultato di quasi un anno di studi, ricerche di laboratorio, esplorazioni sul campo e interviste a esperti è il libro Scienza del magico, pubblicato lo scorso aprile da Codice Edizioni.

Continua a leggere