
Che bello, il mio babbo mi porta sempre con sé.
Romanzi storici in un mondo inventato. Così è stata definita la saga di Game of Thrones di George Martin. Lo scrittore americano non ha mai nascosto le documentate basi storiche su cui ha costruito la sua ambientazione, a partire dalla Guerra delle due Rose che, nella seconda metà del XV secolo, vide contrapporsi York e Lancaster. Il crudo realismo è infatti uno dei marchi di fabbrica di questa saga che, sia nella sua versione cartacea sia in quella televisiva, sta mietendo successi e facendo parlare molto di sé, soprattutto per le morti scioccanti che caratterizzano i finali di ogni stagione.
La scienza può essere un ottimo strumento per misurare la verosimiglianza di un’ambientazione inventata. Su Wired questa strada era già stata intrapresa nei confronti di alcuni dei fenomeni più caratteristici del mondo creato da Martin, come draghi, metalupi e il singolare ciclo stagionale. Ma ci sono altri aspetti di questo mondo tanto spietato quanto affascinante che la scienza può provare a spiegare. Vediamone alcuni [attenzione, ci sono SPOILER dalla prima alla quinta stagione di Game of Thrones].