Robots vs. Fairies: in una raccolta di racconti I’incontro fra robot e fate

Da Oggiscienza, 19 settembre 2018

Ritorna la nostra rubrica Stranimondi con una nuova stagione, inaugurata da uno scontro epico che a sua volta incarna un conflitto di generi letterari e di visioni del mondo, e che si riassume in una domanda:chi è meglio, i robot o le fate? Gli editor Dominik Parisien e Navah Wolfe – già vincitori del premio Shirley Jackson e finalisti dei premi Locus, World Fantasy e British Fantasy con l’antologia The Starlit Wood: New Fairy Tales – hanno posto questa domanda a diciotto autrici e autori sulla cresta dell’onda, costringendoli a schierarsi per l’una o l’altra fazione. Così è nata la raccolta di racconti Robots vs. Fairies, pubblicata da Saga Press nel 2018.

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Letture del mese – Agosto 2018

Pirati non-morti, Barbanera, il vudù, la Fontana della Giovinezza. No, non sto parlando del quarto film dei Pirati dei Caraibi ma del libro da cui è stato – molto liberamente – tratto (e che ha anche ispirato la serie di Monkey Island): Mari stregati, di Tim Powers, le cui atmosfere sono parecchio diverse da quelle scanzonate dei film e surrealmente comiche dei videogiochi. Anche per questo spiace vedere Jack Sparrow sulla copertina dell’edizione italiana, perché davvero non c’entra nulla. Comunque, il libro è coinvolgente e ben scritto, arrivato a metà perde qualche colpo e Powers forza un po’ la trama per riportare il tutto in carreggiata, mentre il finale è forse un po’ troppo ingarbugliato. Però i personaggi non sono male, soprattutto i tre antagonisti, e la storia è molto avventurosa.

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Letture del mese – Giugno 2018

Nonostante il lavoro che faccio, non ho mai avuto una gran disciplina nella scrittura e sono molto affascinato dai tarocchi, tant’è che l’unica volta che sono riuscito a scrivere un romanzo ho usato proprio gli arcani maggiori per strutturarne la storia e la scansione in capitoli. Ecco perché mi sono lasciato tentare da Scrittura e tarocchi, un agile e ben fatto manuale di Davide Mana sull’uso dei tarocchi come strumento narrativo che contiene alcuni esercizi e una piccola guida all’interpretazione delle carte, sempre finalizzata allo scrivere. Confesso di non aver ancora provato gli esercizi (per quel problema della disciplina di cui sopra), ma già solo leggerli è interessante perché ciascuno di essi smonta e analizza le diverse fasi della creazione di una storia o di un personaggio per poi associarle a diverse pescate di carte. E lo studio di questi aspetti narrativi è sempre utile.

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